STEPs al CPIA 1 a Roma: chi siamo e cosa facciamo


Il CPIA 1 di Roma muove i primi passi in ambito europeo con il progetto STEPs, Supporting Ties in the Education of Prisoners, del programma Erasmus+ per la cooperazione, l’innovazione e lo scambio di buone pratiche, promosso e finanziato dall’UE.
STEPs è un progetto dedicato alla scuola in carcere e al processo di restituzione sociale delle persone ristrette, i detenuti. 
E’ proposto e coordinato da EEPEK, in Grecia, e coinvolge le scuole penitenziarie di Larissa, in Grecia, e del CPIA1 di Roma, in Italia, insieme con organizzazioni non governative -  Kerigma, a Barcelos in Portogallo e C.I.P. a Nicosia, Cipro - che operano nell’educazione non formale e/o in collaborazione con enti pubblici, nei settori della formazione, della restituzione sociale, dell’inclusione con partners di  Cipro e Barcelos.

Il CPIA 1 di Roma dall'a.s. 2015-2016 ha una sede centrale a Roma a Casal Bruciato, zona di periferia situata sul lato est della città, e altre sedi nei territori limitrofi e presso l’Istituto Penitenziario di Rebibbia, dove è attivo in quattro diverse case, tre in sezioni maschili e una alla Casa Circondariale Femminile. 
A Rebibbia, nei corsi e nelle attività didattiche del CPIA1, operano sia insegnanti di lungo corso, sia altri che vi si affacciano da poco, che danno uno slancio nuovo alla  ricerca di metodi innovativi capaci di coniugare le nuove tecnologie con le particolari esigenze delle persone che, in condizioni ristrette, tornano a scuola o ci vanno per la prima volta, per migliorare l’efficacia dei percorsi proposti e nello stesso tempo favorire l’apprendimento e l’esercizio delle competenze.  
Al progetto STEPs  hanno aderito insegnanti del CPIA1 della Casa Circondariale femminile di Rebibbia (CCF) e della Casa di Reclusione maschile (CR) e docenti che in carcere non hanno mai insegnato, uniti dal convincimento che il carcere offra un punto di vista privilegiato e particolare per guardare alla società nel suo complesso, e in particolare all'esclusione sociale, al disagio e alla marginalità, che si rintracciano in molta parte della platea, potenziale ed effettiva dei CPIA.

 Il progetto è articolato nei due campi: ricerca, innovazione e sperimentazione didattica, ai quali si affiancano gli strumenti di comunicazione, le azioni di  disseminazione, gli sviluppi futuri.
In particolare:
  •  la ricerca ha lo lo scopo di: individuare esperienze in ambito scolastico carcerario, attraverso pratiche, progetti, esempi, realizzati o in corso d’opera, di didattiche e metodi innovativi nei campi di interesse individuati dal progetto, in ambito, nazionale, europeo e internazionale; e di descriverle e raccogliere in un indice ragionato. In questo primo anno di attività ci proponiamo di raccogliere elementi in campo internazionale, mentre il prossimo anno ci dedicheremo in modo specifico all'Italia, dove abbiamo maggiori contatti e esperienze di condivisione;
  •  la sperimentazione e innovazione didattica è finalizzata alla raccolta di storie personali, capaci di gettare luce sui percorsi di vita che conducono in prigione; la sperimentazione ha l’obiettivo di individuarne di esemplari e tipici. Trasformate, quindi, in exempla e sperimentate, le storie sono adoperate per allestire ambienti virtuali che consentano di mobilitare il patrimonio autobiografico per suscitare processi di auto-riflessione, ripensamento e riorientamento della persona. 


    Commenti

    1. Complimenti, avete percorso una strada che dovrebbe essere condivisa e resa nota assolutamente ad altri CPIA!
      Raramente ho visto progetti e indicazioni che valorizzano un percorso così dimenticato, mostrerò nella mia scuola questo blog affinchè sia da guida anche per noi. GRAZIE!

      RispondiElimina

    Posta un commento

    Grazie per aver partecipato alla discussione nel nostro blog!

    Post più popolari