Metodologia per la raccolta delle storie: la finestra, le finestre

Lo spazio scuola della Casa Circondariale Femminile (CCF) è ampio e luminoso.
La nostra ala è in alto e guarda a sud-est, al mattino è piena di luce. Due finestre con le sbarre si aprono sull'azienda agraria dove aspettiamo finalmente di uscire nei prossimi giorni. Si vedono alberi da frutto vicini alla fioritura, mura di cinta, palazzi, montagne lontane... il cielo azzurro di questo ultimo scampolo d'inverno.

Tutti i giorni dedichiamo un momento alla finestra, all'atto del guardare, alla percezione e osserviamo quanto ci accade lasciando entrare il vento e il sole, gli odori, i rumori, la luce. Ora a marzo siamo a caccia di segnali di primavera, tutti i sensi all'erta, concorrono. Ci accorgiamo che questa piccola azione è gradevole e fa bene.

Spingiamo lo sguardo all'orizzonte, proprio alla linea di confine che separa il cielo dalla terra, dove l'uno inizia e l'altra termina e viceversa; così facendo, alleniamo i nostri occhi a guardare lontano e in alto saltando i muri, distinguiamo piani, misuriamo a occhio distanze, guardiamo la terra, il coltivato e l'abitato; e quindi il cielo, con i colori, le nuvole e i suoi fenomeni, che appare come sconfinato e metafora di libertà.
Rinascono giochi antichi, quella nuvola pare un cavallo, lo vedi? ci si ricorda di quando da bambine o con i figli ci si giocava.
Emergono domande semplici: dove inizia il cielo? da dove viene il suo colore così azzurro?
Guardiamo la luce e i colori, il Sole e il suo percorso nel cielo, vediamo come l'astro cammini per tutto il cielo, vada più in alto a mezzogiorno, più basso al tramonto e all'alba, in direzione opposta alle ombre degli alberi, delle case. Adottiamo il punto di vista interno e da osservatori siamo "tolemaici", ben sapendo che è la terra a ruotare insieme agli altri pianeti del sistema solare intorno al sole.
L'insegnante ascolta e suscita osservazioni ed analogie, suggerisce argomenti in modo che possa emergere un tema per la ricerca di un racconto personale a partire dalla finestra.

La finestra, la cornice, si presta a metafore potenti. 
Sui vetri chiusi della finestra possiamo applicare un cartoncino nero con un buco e guardare la macchia di luce e il suo percorso, sul muro dell'aula qualcuna ricorda che è la terra a girare intorno al sole e domanda... torniamo all'esperienza diretta, alle ipotesi, e ragioniamo di scienza e di esperienza sensibile, del tempo che si ripete nel ciclo delle stagioni, del tempo che trascorre e non torna indietro nelle nostre vite.

Iniziamo con un oggetto che viene costruito: la finestra.
La disegniamo, coloriamo e, mentre le mani fanno, ne parliamo e cerchiamo modi per realizzare una finestra di cartoncino con forbici e colla che si possa aprire chiudere e, volendo, oscurare con delle tendine di stoffa o carta velina. Mentre le mani colorano, ritagliano, incollano, parliamo delle finestre che vediamo a volte aperte, altre chiuse, con o senza le persiane, diverse per dimensioni, funzioni, forme e aspetto, nei paesi del mondo, nelle culture, nella storia.
Cerchiamo momenti quieti di conversazione, dei frammenti di narrazione autobiografica, quasi chiacchiere inavvertite, perché emergano episodi che tengono insieme il tempo e lo spazio, la nostalgia, la memoria e il passato, il presente, l’immaginazione; che permettono di isolare elementi, di aprirsi su ricordi, desideri, immagini evocate o reali, che rammentano chi siamo e rinforzano l'identità. 
Abbiamo così racconti tutti diversi di persone casualmente insieme provenienti da varie parti del mondo distanti fra loro: nei racconti rintracciamo costanti e differenze e gli elementi della narrazione, il tempo, il luogo, le azioni, le persone, le cose.

Commenti

  1. Molto interessante usare la finestra come supporto delle storie!
    Mentre leggevo, scorrevano nella mia mente le immagini di diversi dipinti che presentano delle finestre, da quelle sognanti di Chagall a quelle più dissacranti di Magritte... altri esempi qui: https://www.milanoplatinum.com/finestre-nellarte-post-impressionismo-ed-espressionismo.html
    mi chiedo allora se anche alcune opere d'arte che usano il tema della finestra possano funzionare da supporto al raccontare-raccontarsi, magari proprio a partire dall'esercizio di scegliere una di queste finestre d'artista, guardarla, descriverla anche, e lasciare che le associazioni emergano...

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