Lo storytelling nei laboratori narrativi e nei percorsi scolastici ordinari

Sperimentiamo al Carcere Circondariale Femminile di Rebibbia pratiche di narrazione orale, all'interno delle ordinarie attività dei corsi di licenza media e a volte in laboratori che coinvolgono anche straniere giunte da poco in Italia, con livelli di conoscenza dell'italiano solo iniziali ed appena iscritte ai corsi per impararlo. Anche con loro individuiamo di volta in volta lo sfondo integratore e/o la metafora e proponiamo l'uso di altri linguaggi espressivi, dal canto al movimento, dal disegno alla danza, se siamo all'aperto in percorsi che esplorano lo spazio attraverso le esperienze percettive.
Nei laboratori cerchiamo azioni, esperienze e oggetti da costruire o maneggiare che sostengano l'esercizio delle abilità legate al misurare, confrontare, raccogliere, ordinare, ricordare; ma anche capaci di favorire pratiche di convivenza e cooperazione, il dialogo, la ricerca, l'espressione orale, l'ascolto e il riconoscimento dell'altro, in grado di nutrire l'immaginazione, l'astrazione, il pensiero dinamico, lo scarto, quel pensare con le mani, che mobilita le risorse dell'intelligenza e dello stare insieme.

In sede di programmazione, con tutti i docenti individuiamo i temi, le competenze, i traguardi e le aree disciplinari coinvolte. Le attività si avvalgono spesso della compresenza degli insegnanti di area tecnologica e scientifica con quelli di area linguistica. 
Capita spesso che dall'argomento iniziale se ne sviluppino altri, seguendo gli interessi che nascono via via,  come nel caso del laboratorio sulla luce, nato un po' per caso all'inizio dell'anno scolastico con un gruppo di iscritte al corso di licenza media, a cui si sono aggiunte altre che avevano come obiettivo il miglioramento della lingua italiana.

Laboratorio "Dalla luce ai colori"

Di che colore è il cielo?
Era una bellissima giornata di autunno e le finestre della nostra aula, affacciate dal terzo piano sul frutteto, i campi e le serre dell'azienda agraria posta all'interno dell'area penitenziaria, lasciavano entrare l'aria tiepida e il sole, inquadrando un cielo azzurro limpidissimo che chiedeva di essere visto. Ci siamo affacciate e abbiamo guardato fuori, tutte insieme e poi, ad una ad una in silenzio, godendo ciascuna dello stesso piacere del sole tiepido, del cielo terso e luminoso.
Un momento di sosta e di silenzio fecondo, come si è rivelato dopo, quando poi cercavamo parole e frasi per restituire quanto avevamo sentito.
Quando l'attenzione si è fermata sullo spazio libero e azzurro del cielo, suscitata dalla analogia che qualcuna ha fatto con il colore del mare, è nata la domanda sul colore.
Dalle conversazioni in classe:
- ... Oggi è sereno e il cielo è tutto azzurro. Ma certe volte è blu, cioè più scuro, altre volte è grigio, bianco o di altri colori più belli, come accade quando il sole tramonta e lo si può guardare.
- Di notte il cielo è nero con o senza le stelle... cioè il cielo non ha un colore vero e proprio, un colore che sia davvero il suo come per esempio le piante che sono verdi sempre...

- (prof) Di notte si vede il colore?
- Dove stavo io il cielo di notte non si vede, cioè si vede grigio e un po' rosa perché ci sono le luci della strada e della città ...
- ....è l'inquinamento...
- ... ma a volte non puoi vedere il cielo anche per colpa delle nuvole che stanno davanti...

- Le nuvole non sono trasparenti, anche se sono fatte di ghiaccio e sono nere quando c'è il temporale
- ... Le nuvole stanno anche attaccate alle montagne e non ti fanno vedere la fine (la vetta)...
- Quando sono stata in aereo, dal finestrino vedevo le nuvole sotto e sopra il cielo troppo azzurro e non potevi guardarlo tanto era pieno di luce, abbagliava ... l'aereo vola sopra le nuvole e sotto il cielo dove non c'è niente e c'è spazio
-...cioè gli aerei se ci sono le nuvole le bucano e ci vanno sopra, in mezzo alle nuvole ci sono salti e l'aereo si scuote e fa paura
-...il cielo è tutto quello spazio che continua pure dopo (oltre) le nuvole e non finisce mai
-... il cielo sta dietro alle nuvole e sopra a tutto e è sempre di colore blu chiaro o scuro.


Troviamo le parole: azzurro, celeste, oltremare, blu cobalto, turchino, blu. Azzurro ci ricorda i preziosi lapislazzuli, oltremare i viaggi, il turchino la Turchia, celeste è il cielo!
Le ascoltiamo in tante lingue e sfumature di senso.
"L'etimologia della parola blu si ricollega al protoindoeuropeo bhle-was. La radice bhle- oltre significare blu significava anche “color della luce”. Dalla stessa radice, il latino blavus = sbiadito e il germanico blao = blu."





- ...Il cielo cambia sempre colori ... al tramonto il cielo è di tutti i colori e più di tutto violetto e rosa o rosso, a me il tramonto piace molto.
- (prof) Al mattino quando il sole appare in italiano si dice che è l'alba del sole e nel cielo c'è l'aurora.
- Sì...prima c'è una luce tutta bianca o rosa poi viene il sole come oggi e anche domani se non cambia il tempo oggi...il cielo diventa blu più tardi dopo l'alba.


Allora ci raccontiamo di albe e tramonti e impariamo parole di tante lingue diverse.
Discutiamo se sia più bella l'alba o il tramonto e ci schieriamo in due fazioni.
Sollecitate a scrivere nel merito scopriamo che la maggior parte delle donne qui teme la notte perché dormono male, inquiete e scomode, mai sole...

- ...Il cielo è azzurro se è sereno e quando il sole è più alto, all'alba e al tramonto è più viola.
- ... è blu anche perché è il colore più bello di tutti.
- Il cielo è azzurro o bianco o nero, perché è fatto di gocce piccolissime di acqua ...

- (prof)... l'acqua è azzurra?
-... infatti... come il mare è azzurro e anche i fiumi e i laghi... li vedi lì sulla carta geografica e sul mappamondo... tutta l'acqua è azzurra secondo me... si vede...
-... ma il cielo è fatto di aria non di acqua...
- anche di acqua però, quando si vede l'arcobaleno sempre dopo la pioggia che lascia l'aria bagnata... Se il sole è tornato a splendere poi fa sciogliere le gocce e rende visibili i colori dell'arcobaleno...

Tante le ipotesi, discusse una per una, nei giorni, con i docenti di area scientifica, tecnologica, letteraria, linguistica. Sono quindi seguite e esperienze con il disco cromatico, con un cristallo che cattura un raggio di luce, osservazioni sistematiche sull'ombra e sui colori.


Testi, elementi antropologici, poesie, racconti, immagini, hanno permesso di far emergere vissuti legati ai colori, il colore preferito, le metafore, le storie.
Qualcuna, ricordando il volo e il viaggio intercontinentale terminato con la polizia doganale e la prigione, inizia a raccontare la sua vicenda, proseguirà poi nello spazio in un tempo a ciò dedicato.
Nel frattempo realizzato con cura e soddisfazione, un quaderno ha raccolto esperienze dirette di percezione del colore e della luce.

Pagine del quaderno dei colori realizzato a scuola 
Copertina del quaderno
Disco degli stati d'animo espressi con i colori










Lo studio dei colori ci ha portato in tanti campi del sapere, dalla fisica, alla pittura, dalla percezione ai sensi, dalla storia dei colori al loro significato simbolico, dalla semantica, all'arte e alla poesia, e molto altro, sviluppando le competenze previste dal modulo del corso di I livello, I periodo, che si conclude, con l'esame di Licenza Media.



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